La legge n. 4 del 14/1/2013 che riconosce le professioni non regolamentate, ha aperto molti sbocchi a tutte quelle persone che vogliono perseguire la carriera da Mediatore Familiare.
Ma entrando nello specifico, quali sono realmente gli sbocchi professionali per chi intraprende questo ambito?
Essendo l’attività di Mediazione Familiare ancora non regolamentata, colui che ottiene il titolo e diventa mediatori trova sbocchi professionali principalmente presso enti pubblici: Tribunali, Consultori, Scuole di ogni grado, quindi tutti gli organi che hanno bisogno di una consulenza giuridica, psico-pedagogica, sociale e umanistica.
Tuttavia negli ultimi anni, i mediatori familiari trovano sempre più impieghi presso enti privati: Questa figura professionale infatti può lavorare in autonomia come libero professionista e può quindi avviare quindi una propria attività, o ampliare la propria offerta di servizi, come nel caso degli psicologi; il mediatore familiare inoltre può lavorare presso Associazioni che offrono uno sportello di mediazione familiare.