Associazione ENaMeF - Ente Nazionale Mediatori Familiari

La Mission

L’ ENaMeF è un’associazione professionale senza fini di lucro. Nasce nel 2005  dall’iniziativa di un gruppo di professionisti Avvocati, Psicologi e Mediatori Familiari, impegnati a promuovere la cultura della Mediazione Familiare.

L’ ENaMeF persegue unicamente lo scopo di divulgare e far conoscere la risoluzione alternativa dei conflitti familiari.

L’associazione si propone di favorire la crescita professionale dei suoi iscritti tramite le sue attività di formazione, sviluppo e aggiornamento continuo, contribuendo ad accrescerne le competenze nel rispetto delle regole e del proprio codice deontologico.

Atto Costitutivo

L’Atto costitutivo dell’associazione ENaMeF è disponibile in formato pdf è può essere scaricato dal pulsante sottostante.

Codice Deontologico

Standard di condotta professionale
Queste regole sono intese a promuovere la fiducia del pubblico nel processo di mediazione e a guidare la condotta del mediatore familiare. Come le altre forme di risoluzione delle dispute, la mediazione familiare deve essere realizzata sulla base di un rapporto di fiducia nascente dalla comprensione delle parti in lite sul processo in atto. I professionisti impiegati come mediatori familiari rispondono nei confronti delle parti, dei loro rappresentanti legali e dei tribunali competenti attenendosi alle regole di condotta stabilite dai presenti standard di condotta professionale. Queste regole si applicano a tutti i soci dell’E.Na.Me.F.
Processo di mediazione familiare
• Orientamento iniziale: all’inizio del processo di mediazione familiare, il mediatore deve informare tutte le parti che la natura del processo di mediazione rispetta la volontarietà delle parti nel raggiungere accordi, che il mediatore è facilitatore imparziale delle trattative di negoziazione, e che il mediatore non può imporre o forzare le parti al raggiungimento di accordi.

• Applicabilità della mediazione familiare: il mediatore deve assistere le parti nella valutazione dei benefici, rischi e costi della mediazione e di metodi alternativi a loro disposizione per la soluzione dei loro problemi. Il mediatore familiare non deve prolungare
la mediazione inappropriatamente o senza necessità, se diviene manifesto che il caso sia inadatto alla mediazione familiare, o se una o più parti risulti rifiutare o essere incapace di partecipare al processo di mediazione in modo significativo.

• Un mediatore deve declinare l’incarico, ritirarsi o richiedere assistenza tecnica specializzata quando ritiene che un caso ecceda la sua competenza professionale.

• Ogni seduta di mediazione familiare dev’essere confidenziale e informale. Nessuna relazione peritale o sanzione penalizzante le parti può essere formulata o imposta dal mediatore familiare o dalla struttura, pubblica o privata, presso cui opera.

Confidenzialità
Regola generale. Il mediatore familiare deve preservare e mantenere quanto ai contenuti delle negoziazioni in atto il segreto professionale durante tutto il processo di mediazione nel rispetto delle disposizioni di legge in materia.

• Qualsiasi informazione ottenuta dai mediatori familiari attraverso pratiche, rapporti, conclusioni dei casi, appunti, o altre comunicazioni o materiali, orali o scritti, deve essere considerata riservata e confidenziale e non deve essere resa nota senza il consenso scritto di tutte le parti coinvolte nel processo di mediazione. Qualsiasi ricerca o accertamento diretti alla valutazione delle attività o alla performance dei mediatori familiari devono proteggere la riservatezza di tali informazioni. Le parti hanno il diritto durante e dopo tali procedure di rifiutare la pubblicizzazione e di proibire altrui dal pubblicizzare le comunicazioni fatte
durante queste procedure, sia che la controversia si sia conclusa con un successo oppure no.

• Incontri individuali. Il mediatore familiare deve mantenere la sua confidenzialità verso terzi, rispetto a qualsiasi informazione ottenuta in incontri individuali con le parti, a meno che la parte stessa non ne permetta la divulgazione.

• Privacy. Il mediatore familiare deve mantenere le informazioni confidenziali nel proprio archivio e deve rendere anonime tutte le informazioni di identificazione quando i materiali vengono utilizzati per ricerche, formazione professionale, o elenchi statistici.

Integrità e imparzialità
• Il mediatore familiare non deve accettare nessun impegno, portare a termine alcun servizio, o intraprendere nessun’azione che potrebbe compromettere la sua integrità professionale.

• Il mediatore familiare deve mantenere l’imparzialità mentre stimola la discussione di questioni che le parti devono considerare per la concretezza, la correttezza legale, l’equità e l’attuabilità delle opzioni proposte per l’accordo.

• Il mediatore familiare deve ritirarsi dalla mediazione se crede di non poter più garantire la propria imparzialità.

• Il mediatore familiare non deve accettare o fare regali, richieste, favori, prestiti, o altri beni di valore né dalle parti, né dagli avvocati delle parti, o da nessun’altra persona coinvolta direttamente o indirettamente, in passato o al presente, nel processo di mediazione.

Autodeterminazione delle parti
Il mediatore familiare deve assistere le parti nel raggiungere un accordo consapevole e volontario. Le decisioni devono essere prese volontariamente dalle parti stesse.

• Il mediatore familiare non costringerà in modo parziale una parte verso la conclusione di un accordo e non prenderà decisioni sostanziali per nessuna delle parti nel processo di mediazione.

• Il mediatore familiare deve astenersi dall’interpretare intenzionalmente o consapevolmente a favore di una delle due parti il materiale, i fatti o le circostanze nel corso della conduzione della mediazione.

• Quanto alle questioni di distribuzione del potere decisionale tra le parti, il mediatore familiare deve promuovere un processo equilibrato e deve incoraggiare le parti stesse a condurre le delibere in modo aconflittuale.

• Il mediatore familiare deve promuovere considerazioni sugli interessi di tutti coloro che restano coinvolti negli accordi attuali o potenziali e che non sono rappresentati al tavolo delle trattative (minori, genitori delle parti, datori di lavoro, ecc.).

• Il mediatore familiare deve promuovere un clima di rispetto reciproco tra le parti durante tutto il processo di mediazione.

• Il mediatore familiare ha il dovere di avvertire le parti dell’importanza della comprensione delle conseguenze legali di un accordo proposto e deve suggerire loro l’opportunità di approfondire questo avvertimento con il loro avvocato o consulente legale.

Competenza professionale e responsabilità legali
Un mediatore deve mantenere competenza professionale all’interno dei requisiti dettati dalla professione di mediatore familiare.

• Regola generale. Ogni mediatore familiare deve trattenersi da qualsiasi attività che esuli dalla sua competenza professionale e non svolgerà attività legali, né terapeutiche, né di consulenza familiare, né di consulenza tecnica di parte o d’ufficio nell’ambito dei casi a lui
sottoposti come mediatore familiare in passato, o al presente.

• Standard professionali concorrenti. Nessuno standard etico della stessa categoria professionale o di altre categorie professionali concorrenti -a meno che imposto per leggedeve peraltro rimpiazzare, eliminare, o rendere inapplicabili le presenti regole generali e
particolari, le quali possono essere imposte a qualsiasi mediatore familiare in virtù della sua professionalità.

• Responsabilità di fronte al tribunale competente. Ogni mediatore deve essere incensurato e pienamente responsabile di fronte al tribunale competente riguardo le proprie qualifiche, il suo operato, e le disposizioni legali vigenti in materia di famiglia, separazione personale dei coniugi e divorzio. Ogni mediatore familiare deve conoscere ed osservare le regole procedurali vigenti.

Relazioni con altri professionisti
1. Responsabilità e relazioni del mediatore con altri mediatori. Ogni mediatore dovrebbe astenersi dal mediare controversie familiari che al momento sono ancora affidate a un altro mediatore, o centro di mediazione, senza prima preoccuparsi di consultare la persona o le persone che conducono questa mediazione.

2. Cooperazione con altri professionisti. Ogni mediatore dovrebbe rispettare le relazioni tra il processo di mediazione e altre discipline professionali incluse quelle del Diritto, della Contabilità commerciale e fiscale, delle Scienze sociali e della Salute mentale e dovrebbe
promuovere la cooperazione tra mediatori, servizi sociali e altri professionisti.

Iscrizione all’associazione ENaMeF

Caratteristiche e validità dell’attestazione rilasciata in applicazione dell’Art.7 – Legge 4/2013

Al fine di tutelare i consumatori e di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali, l’ENaMeF può rilasciare, su richiesta, ai propri iscritti e previe le necessarie verifiche, sotto la responsabilità del proprio rappresentante legale, un’attestazione relativa:

 

  • Alla regolare iscrizione del professionista all’associazione
  • Ai requisiti necessari alla partecipazione all’associazione stessa
  • Agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell’esercizio dell’attività professionale ai fini del mantenimento dell’iscrizione all’associazione
  • Alle garanzie fornite dall’associazione all’utente (Sportello del Consumatore  – assolvimento dell’obbligo della formazione permanente)
  • Eventuale possesso da parte del professionista iscritto di un documento, rilasciato da un organismo accreditato relativo alla certificazione delle competenza di parte terza indipendente. L’attestazione ha validità pari al periodo per il quale il professionista risulta iscritto all’associazione professionale che la rilascia ed è rinnovata ad ogni rinnovo dell’iscrizione all’associazione per un corrispondente periodo (un anno solare). Tale scadenza sarà specificata nell’attestazione stessa.
Il professionista iscritto all’associazione professionale e che ne utilizza l’attestazione ha l’obbligo di informare l’utenza del proprio numero di iscrizione all’associazione.

Organigramma

Avv. Mariateresa Musacchio

Presidente

Avv. Luciano Giacobbe

Vice Presidente

Dott.ssa Giuseppina Martina Campolo

Segretario

Avv. Demetrio Calveri

Tesoriere

Soci

Le attività professionali degli associati riguardano la mediazione familiare quale strumento per la risoluzione alternativa dei conflitti familiari. Rientrano tra le attività dei soci professionisti la diffusione e l’efficiente impiego della mediazione, realizzabile anche mediante proposte e campagne per il miglioramento della normativa e l’organizzazione di attività di formazione, di sviluppo personale e aggiornamento continuo.

Requisiti richiesti per la partecipazione all’Associazione ENaMeF

Qualifica del titolo di Mediatore Familiare conseguito presso Enti comunque iscritti al Ministero e che rilascino l’Attestato di qualità ex Legge 4/2013.

Aggiornamento Continuo

E’ necessario ai fini della conservazione del titolo di Mediatore Familiare e della relativa iscrizione all’Associazione che questi ultimi continuino la loro formazione professionale durante tutto il periodo del loro servizio attivo in misura non inferiore a 20 ore.

Di seguito, l’elenco dei soci ENaMeF

Soci ENaMeF
  • Patrizia Marinozzi
  • Luciano Giacobbe
  • Francesco Tamburella
  • Angela Rosica
  • Mimosa Caroleo Grimaldi
  • Basilio Palma
  • Valentina Genovesi
  • Giuseppina Martina Campolo
  • Demetrio Calveri
  • Alessia Maria Pandorato
  • Marica Malacrinò
  • Mirela Cuci
  • Rosanna Valentino
  • Rosanna Blaconà
  • Francesca Romana Toscano
  • Angela Carla Del Prato
  • Francesco Lazazzara
  • Franca Cua
  • Marica Villanova
  • Claudia Galleschi
  • Loredana Silvij
  • Simona Loprieno
  • Emanuela Traversa
  • Ambra Lanciano
  • Valeria Pinna
  • Elisabetta Traisci
  • Annamaria Pisano
  • Sara Maria Piscedda
  • Silvia Marini
  • Antonio Rocco
  • Amalia Maria Rosaria D’Andrea
  • Roberto Soluri
  • Rosalba Russotto
  • Serena Ceschia
  • Lucia Cordeschi
  • Claudia Francesca Mittiga
  • Alida Castagna
  • Romina Montalbano
  • Alice Agostino
  • Franca Cua
  • Giuseppina Manieri
  • Anna Maria Taini
  • Concetta Ciraolo
  • Barbara Pellegrini
  • Annunziata Genny Pagano
  • Carol Gabriella Maritato
  • Miche Emi Maritato
  • Emanuela Maritato
  • Giulia Tomasoni
  • Giovanni Solimine
  • Elisabetta Pagliaro
  • Rosanna Falabella
  • Danilo Divizia
  • Teresa Giacovelli
  • Rosita De Pasquale
  • Rosalba Gervasi
  • Francesca Ciannella
  • Giovannella Di Nanni
  • Salvatore Christian Mulas
  • Monia Mazza
  • Cailotto Maria Cristina
  • Bertazzoni Nadia
  • Puglielli Chiara
  • Di Franco Lucy
  • Sandrine Diringbin
  • Maria Clelia Simonetti
  • Simona Bocca
  • Annalisa Adamo
  • Cosimina Bencardino
  • Silvia Dellavedova
  • Giorgia Tocco
  • Antilia Molinari
  • Monica Saccenti
  • Roberta Lungarini
  • Federica Galardini
  • Linda Favale
  • Maria Cristina Moresco
  • Rossana Damiani
  • Giovanni Gennaro
  • Sara Sacco
  • Francesca Mancini
  • Manuela Dolores Tomao
  • Jared Bini
  • Alessia Tesone
  • Cristina Scarano
  • Gessica Cari
  • Stefania Beraldi
  • Anna Rizzi
  • Michele Conti
  • Daniela Berghella
  • Cecilia Crescentini
  • Nicoletta Merli
  • Milena Campi
  • Donata Masi
  • Pietro Toniolo
  • Elena Pivato
  • Anna Amati
  • Yvonne Valeria Castillo Medina
  • Silvia De Biasi
  • Francesca Calvi
  • Claudia Plotino
  • Linda Cagossi
  • Alessandra Fantini
  • Michela De Luca
  • Loredana Melchionno
  • Maria Luisa Romano
  • Rosaria Sottile
  • Silvia Cirillo
  • Carmela Sciuto
  • Monica Fendi
  • Chiara Marchiori
  • Calia Annarita
  • Ligi Francesca
  • Cali’ Claire
  • Barra Paola
  • Piras Stefania
  • Emanuela Sala
  • Agnese Lauretti
  • Desirè Di Flavio
  • Angela Progressivo
  • Filomena Di Rocco
  • Lucia Del Monaco
  • Maria Morrone
  • Cosetta De Guglielmo
  • Gloria Botti
  • Francesca Campeggi
  • Mariadomenica Santoro
  • Luca Zazzera
  • Renna Raffaele
  • Silvestri Maria Cecilia

Statuto

Lo statuto dell’Associazione ENaMeF è disponibile in formato pdf e può essere scaricato dal pulsante sottostante.